“Salvare” il pianeta

In realtà il pianeta se ne frega della sua distruzione, perché dal suo punto di vista siamo una patologia temporanea, si riprenderebbe in ogni caso, non ha il problema di aspettare i millenni o i miliardi di anni, il problema è la nostra vita (uno sputo) in questa piccolissima frazione temporale (nel niente). Si parla di “salvare” il pianeta nel senso di renderlo compatibile con la nostra sopravvivenza, punto. Che senso potrà mai avere distruggere l’umanità per salvare il pianeta?

L’unico atto coerente con questa visione limitata e limitante è il suicidio, ma ovviamente è una assurdità folle ed illogica, senza contare che il milione di persone che lo fa ogni anno probabilmente ha problemi più strettamente personali.

È come se io avessi un figlio di 1 anno e mi rendessi conto che sul pianeta siamo troppi per il tipo di vita che facciamo, dovrei tirare il bimbo nel burrone? Ovviamente no, non è mica colpa sua, magari possiamo cambiare stile di vita (roba da fanatici?).

È come se fossimo su una barca in mezzo al mare che si danneggia progressivamente perché la prendiamo a calci, allora ci buttiamo tutti in mare per salvare la barca? No, potremmo smettere di danneggiarla per i nostri sfizi per esempio (roba da estremisti?).

 

 

Fonte: Logica Convenzionalista


 

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