Questo breve testo riassume in forma molto sintetica i principi che abbiamo raccolto nel nostro manifesto esteso.

Se sei incuriosito e vuoi approfondire i concetti cardine dietro al Deviance Project, visita la pagina di introduzione al progetto o leggi il manifesto esteso.

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MANIFESTO SINTETICO

Pur essendo palese la grandissima varietà di forme che la società ha assunto nel corso del tempo e nelle varie località del mondo, possiamo senza ombra di dubbio affermare che mai nessuna di queste è riuscita a soddisfare a pieno i bisogni primari dell’essere umano, continuando ad esporlo invece a problemi tragici e fuori dalla sua portata come guerre, povertà, carestie, ecc.
Ci siamo mai veramente chiesti cosa non funziona?

Una semplice deduzione logica ci suggerisce di cercare la risposta nelle costanti comuni di ogni modello di società, piuttosto che nei cambiamenti, e più precisamente nell’osservazione delle dinamiche sociali generate da quelle che abbiamo definito invarianti: Autorità, Conformismo, Economia, Controllo e Violenza. Siamo sicuri che siano necessarie?

Autorità:
Permettere a una persona di avere potere su un’altra è già di per sé la scintilla di una patologia sociale, qualcosa che genera disordine, incita la criminalità e istiga comportamenti antisociali in perfetta antitesi con l’idea condivisa che vede l’autorità come garanzia di ordine e pace sociale.

Conformismo:
Senza una serena e trasparente apertura a idee diverse, senza nessuno che critichi ciò che esiste, non ci sarebbe modo di confrontare quello che già si sa con altre ipotesi e quindi non esisterebbero i presupposti per sapere che quel che sappiamo sia corretto o semplicemente frutto della pressione sociale

Economia:
L’ottica necessaria a far funzionare qualsiasi tipo di economia è quella di vedere ogni cosa, persona, animale e la stessa terra come una risorsa da gestire e sfruttare, sussidiaria al bisogno e alle necessità umane. Questa visione del Tutto come un oggetto ‘’consumabile’’ genera psicologicamente una separazione e apre le porte all’abuso di quel Tutto a seconda dei bisogni umani (anche indotti).

Controllo:
In qualsiasi sistema che si basi sulle Invarianti, una delle principali e ovvie attività dell’autorità è sempre stata quella di studiare dei modi per pilotare i comportamenti degli individui attraverso varie forme di controllo. L’errore di base sta nel non considerare fondamentale che la scelta di un comportamento da mantenere provenga da una comprensione e una consapevolezza delle premesse e delle conseguenze, quindi attraverso una libera scelta.

Violenza:
L’atrofizzazione della naturale empatia umana attuata dalle Invarianti sconnette gli esseri umani dai suoi simili e ci rende orfani della capacità di comprendere il dolore e la sofferenza altrui. La diretta conseguenza è la deresponsabilizzazione rispetto al nostro impatto verso gli altri. Questo comporta una sconnessione ancora più disastrosa (e meno percepita) nei confronti del pianeta e di tutti gli esseri viventi non umani, presupposto per il loro indiscriminato sfruttamento.

Siamo ancora in grado di immaginare la vita senza questi elementi?
Storicamente ogni forma di cosiddetto progresso o conquista dell’essere umano è sempre stato macchiato dalla relativa devastazione di altre comunità umane, di altre specie animali, del pianeta.
Forse è ancora possibile concepire una comunità di esseri umani in cui nessuno ritenga accettabile abusare del più debole, in cui ogni scelta sia il risultato di una libera responsabilità e non di un ricatto, palese o velato che sia.
Siate consapevoli. Deviate!

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