IL TAXI SENZA TASSAMETRO

“Il mio guadagno più grande? I sorrisi che ricevo dalle persone al termine di ogni corsa.”

Immaginatevi un taxi indiano, uno dei famosi risciò verdi con le cappottine gialle. Quello al quale ci riferiamo qui è guidato da Uday-bhai, “il taxista col sorriso più bello del mondo”, come lo ha definito una sua cliente. Anche se cliente non è la parola giusta da usare in questo caso, perché per Uday-bhai ogni cliente è prima di tutto una persona, un essere prezioso da servire con amore. Infatti, cosa più unica che rara per un taxi, sulla cappottina gialla fanno bella mostra le frasi di Gandhi, inneggianti all’amore e alla tolleranza.

Il suo taxi è probabilmente il primo al mondo a funzionare secondo l’economia del dono. Ovunque tu voglia andare, indipendentemente dai chilometri e dal tempo impiegato a percorrerli, Uday-bhai ti dirà la stessa cosa: “La tua corsa è stata già pagata da chi è salito prima di te, come atto disinteressato di gentilezza e generosità nei tuoi confronti. Se vuoi puoi fare altrettanto con chi salirà su questo taxi dopo di te. Puoi inserire e chiudere in una busta la cifra che vorrai donare, andrà bene qualsiasi importo, anche niente. Ma se decidi di pagare qualcosa, l’importante è che tu decida col cuore”. Come vedete, salire sul Gift economy taxi può essere un’esperienza davvero spiazzante! Sentirci dire che qualcuno ci ha regalato una corsa in taxi senza neppure conoscerci. E soprattutto come fare a decidere se e quanto donare a nostra volta? Come quantificare economicamente il valore di un taxi “alimentato ad amore”?

Uday-bhai, per rendere più confortevole, rilassante e perfino educativo il proprio risciò, lo ha arredato con un lettore MP3, sedili extra comodi, quotidiani, giornali ed una piccola libreria con testi selezionati per scaldare il cuore (ma c’è anche un piccolo ventilatore per rinfrescarsi dall’afa indiana!). Uday-bhai non fa mai mancare ai propri ospiti, acqua e snack, che trovano posto in un contenitore con su scritto “Love”. Mentre degli stemmi con lo smile, la faccina sorridente, vengono attaccati ai vestiti degli ospiti prima ancora di spiegar loro il senso e la storia di questo incredibile taxi. Come si fa a calcolare il prezzo del servizio? Semplicemente, come consiglia Uday-bhai, non con il ragionamento, solo decidendo dal cuore. E altrettanto semplicemente, è a partire dal cuore che lui decide di trasportare chiunque abbia bisogno del suo taxi, con o senza soldi. È bene precisare che qui non siamo in presenza di un mecenate in vena di beneficenza, Uday-bhai ha sulle proprie spalle la responsabilità di una famiglia di dieci persone e, quando durante i primi mesi di lavoro lo scetticismo verso un taxi così radicalmente diverso insospettiva le persone e di soldi ne circolavano pochi, il nostro eroico taxista ha passato momenti duri. Ma per lui è importante andare a letto con più serenità interiore che con più soldi ed è per questo che ha intenzione di ampliare la flotta!

Nella nostra Italia fondata sul lavoro, dove una licenza per taxi arriva a costare 200.000 euro i tassisti del dono potrebbero avere qualche difficoltà… Ma se qualcuno volesse mettersi alla prova con un Gift economy taxi, perché non iniziare da quelli a pedali? Sono sempre di più le città che favoriscono questa mobilità sostenibile e, considerato il basso investimento iniziale, potrebbe davvero essere un bell’esperimento sulla strada (è proprio il caso di dirlo) dell’economia del dono.

 

http://www.movedbylove.org/index.php

Tratto da: 33! L’economia che fa cantare di gioia

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