CHIEDETEVI PERCHÈ “UOMINI CASALINGHI” VI FA RIDERE

L’associazione Uomini Casalinghi nata a Pietrasanta (Lucca), nata dalla collaborazione di un gruppo di amici, ora conta più di 7.000 iscritti e oltre alla divulgazione e alla pratica della parità di genere, si preoccupa anche di infondere negli iscritti una sensibilità particolare verso l’ecologia: si cerca di far riscoprire metodi di pulizia che non comportino l’acquisto di sostanze chimiche nel rispetto del pianeta.
La parità di genere è un aspetto sin troppo soffocato dal patriarcato imperante nella nostra civiltà. Una riflessione profonda su quanto cambiare le nostre abitudini quotidiane possa far nascere realtà di “liberazione” sicuramente non potrà che farci vivere tutti meglio e in armonia con quanto ci circonda.

<<Secondo l’Istat, le donne dedicano al lavoro domestico un tempo due volte e mezzo superiore a quello dedicato dagli uomini. Lavoro gratuito, che spesso si somma alla professione svolta fuori casa. Nel 2003, spiega il Rapporto SDGs 2018, era più del triplo. Ma nonostante questo miglioramento, fino al 2014 l’Italia poteva vantare il triste primato del più ampio divario di genere fra tutti i paesi europei.
Ridurre questa sproporzione e superare gli stereotipi sono due degli obiettivi dell’Associazione Uomini Casalinghi: “A me hanno detto di tutto e di più: se sono omosessuale, se ho avuto un passato burrascoso”, confida Bresciani. Come se facendo le pulizie si “abdicasse” a un’idea di virilità preconfezionata […] Non si può pensare, nel 2020, che esistano lavori femminili e maschili […] oggi l’associazione raccoglie quasi 7mila iscritti, la cui età media va dai 25 ai 38 anni, ma ci sono anche uomini di sessant’anni e alcuni ragazzi di venti. Gli iscritti vengono da tutt’Italia. […]>>

Fonte: Siamo uomini casalinghi a tempo pieno e rivendichiamo il lavoro domestico. Credete sia roba da donne? Rabbrividiamo.

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