Cristi e cristi

Il 25 Dicembre i cattolici festeggiano la nascita di Gesù Cristo, un personaggio molto probabilmente inventato, sicuramente costruito, basato su un testo manipolato, creato con pezzi di altri libri scritti da uomini, scelti da uomini, alcuni scartati, rivisti, tradotti male, copiati da altri, comunque narranti la storia del presunto figlio di un Dio esclusivamente di proprietà Israelita che ha seminato il terrore per secoli in Medio Oriente, conducendo il suo popolo, gli Ebrei, verso una conquista sistematica e sanguinaria di un pezzettino di terra.

Per festeggiare questo personaggio alcuni uomini, 300 anni dopo la sua presunta morte, hanno scelto una data che coincideva con una festa legata alla natura, quella stessa natura dimenticata e violentata costantemente.

La cosa più triste è che ogni giorno, ovunque nel mondo, nascono dei “Gesù Cristo” che campano molto meno di 33 anni, che subiscono sorti peggiori, pene peggiori, mentre qui si festeggia la nascita di quell’unico Gesù Cristo, quello inventato.
Lo si festeggia nell’opulenza di una tavola imbandita per un esercito e di decine di oggetti da regalare e possedere. Quell’opulenza guadagnata nel corso di secoli di colonialismo e di rapina verso il terzo mondo che è uno dei motivi per i quali esistono e soffrono tutti quei “Cristo” di oggi. La stessa opulenza che, per ignoranza o egoismo, i più non baratterebbero mai per salvare nessuno di quei “Cristo” che nascono e muoiono ogni giorno nell’indifferenza più totale.

Però a Natale siamo tutti più buoni. L’importante è credere. Avere fede. Non si dice così?

Auguri. Ne abbiamo bisogno!

Fonte: Mason Massy James

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