L’UOMO PIÙ RICCO DEL MONDO

“No, non era un barbone. No, non era un drogato. No, non era neppure pazzo e pensa un po’, non era neanche un nomade giramondo, ha sempre vissuto nella sua città. Ha sempre mangiato alla mensa dei poveri, dormito al sicuro col suo sacco a pelo con materassino gonfiabile di cui andava tanto fiero e non ha mai trascurato la sua igiene personale, anzi, ti dirò, aveva anche una certa eleganza. Perché viveva così, dici? E perché no? Sai cosa diceva sempre? ‘Io sono l’uomo più ricco del mondo!’”

L’uomo più ricco del mondo. E se fosse davvero così semplice? Dormire su un comodo materassino, mangiare alla mensa gratuita e dedicare l’intera giornata a respirare “il profumo della vita”. E che il capo del personale, il direttore della banca, l’assicuratore e l’esattore vadano pure avanti senza di noi! Senza più preoccuparsi del vil denaro, senza dipendere da mode e doverismi sociali, essere finalmente liberi di godersi la ricchezza più importante e più rara: il nostro tempo. Nel documentario linkato più sotto, vedrete un ragazzo che si avvicina molto all’immagine di “uomo più ricco del mondo”. Si chiama Abiud Gutierrez Zamora Lohmann, si definisce un “vagabondo professionista” ed ha lasciato il suo Messico per vivere in Spagna, rigorosamente senza denaro. E cosa fa in Spagna? Tante cose, per esempio cammina bendato nel bel mezzo del traffico cittadino. Perché? Per sperimentare, no? Perché è una delle tante meravigliose avventure che, se ci saltasse in mente, potremmo anche noi sperimentare, se solo… Se solo fossimo anche noi così poveri! Il documentario dedicato ad Abiud s’intitola Que rico ser pobre (Che “ricco” e che “bello” è esser povero) ma con questo capitolo non vogliamo certo fare un elogio della povertà, vorremmo soltanto per nostro e vostro beneficio, ridimensionare l’importanza che quotidianamente attribuiamo alle nostre disponibilità finanziarie. Lo scrittore Jim Merkel ha detto che “le cose più belle del mondo non sono cose” e non si comprano. E allora, non siamo già tutte e tutti persone ricchissime? In questo Nord arricchito sulla pelle dei tanti Sud, abbiamo l’immeritata certezza di non correre il rischio di morire né di fame né di freddo. E allora, non potremmo tutte e tutti iniziare a camminare bendati come Abiud, o a vestirci di piume colorate, o a far gare di risate, campionati di tramonti, di baci e di abbracci? Non potremmo iniziare in questo preciso momento a dar valore a noi stessi ed ai nostri pazzi sogni? Due personaggi ormai ben conosciuti, la “nonnina” Heidemarie Schwermer ed il “distinto cavernicolo” Daniel Suelo, ci ricordano con la loro ultradecennale esperienza di vita senza denaro che è possibile, interessante, emozionante e, evviva il paradosso, arricchente vivere una vita fregandosene della vil pecunia. Invece di alimentare le nostre ansie da carenza di soldi guardando gli infausti Avanti un altro, Affari tuoi e L’eredità, ora che siamo alla fine di questo capitolo, regaliamoci il lusso di tre docufilm che potrebbero davvero aprirci la strada verso un’incommensurabile ricchezza!

Documentario su Abiud

 Tratto da: 33! L’economia che fa cantare di gioia

 

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