Carcere e Violenza

Ammettiamo che la dottrina penale abbia senso, che data l’importanza della libertà di un cittadino bisogna essere assolutamente certi della sua colpevolezza per privarlo di questa, che il giudice debba essere convinto “oltre ogni ragionevole dubbio”.
Ammettiamo che in base a questo principio sia normale essere convinti solo al 90% della colpevolezza di un membro delle forze dell’ordine e che quindi si dia importanza a quel 10% mancante.
Sarebbe interessante allora capire come è possibile che nello stesso sistema riusciamo a sbattere in carcere ogni anno 1000 persone COMPLETAMENTE INNOCENTI, da 24 anni.

Intendiamoci, dal momento che è evidente che il carcere non porta nessun vantaggio sociale né ai detenuti né alla società (salvo rare eccezioni figlie della stessa cultura del carcere), sarebbe diciamo carino togliere almeno l’autorità e le armi a chi le ha usate per uccidere, mica per essere pignoli.

Ovviamente non possiamo parlare delle torture perchè il reato di tortura in questo civilissimo avanzatissimo sistema giuridico non esiste, anzi, è anche scomparso misteriosamente dall’ordine del giorno dell’ultima commissione parlamentare che lo stava discutendo, chissà perchè. Senza contare che l’istituzione di quel reato non risolverebbe il problema alla radice (come tutte le leggi), perchè è palese che non è solo la quasi certezza dell’impunità a generare certi impulsi.

Negli ultimi 50 anni 4 milioni di innocenti. http://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2015/09/29/news/carceri_negli_ultimi_50_anni_incarcerati_4_milioni_di_innocenti_-123919471/

http://www.errorigiudiziari.com/?post_type=innocenti

 

Tratto da: Logica Convenzionalista


 

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